COLERE – LETTERA IMPIANTI: burocrazia e buona volontà

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Caro direttore,
ho letto sin questi giorni sulla stampa locale un fatto sconcertante riguardo il futuro dello sviluppo del comprensorio sciistico di Colere e della Valle di Scalve.
Il mio stupore e disappunto sono dovuti alla decisione dichiarata ai media da parte dell’Amministrazione comunale di Colere circa la decisione di sospendere i termini per l’assegnazione della concessione comunale per la realizzazione di impianti sciistici.
In buona sostanza si tratta di rimandare la realizzazione di un progetto che miracolosamente portava (e spero continui a portare) in dote nientemeno che 30 milioni di euro su un piatto d’argento, come è stato abbondantemente spiegato e programmato da parte di un investitore di origini coleresi. Le cronache di questi giorni ne hanno parlato ampiamente come hanno pure riportato l’entusiasmo e le grandi aspettative di tutto il territorio.
Ora si vuole rimandare il tutto per studiare un bando di gara allargata in senso europeo per poter assegnare la concessione di costruzioni di nuovi impianti, magari a qualcuno che potrebbe risiedere a Canicattì o in Lussemburgo. A rigor di logica, ma anche in punta di diritto, tale concessione dovrebbe essere già compresa nella proprietà degli impianti di risalita, altrimenti non si capisce di che proprietà si tratti….

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