CLUSONE – RETROSCENA – Il gruppo Baretti conquista 10 seggi (su 13). Schermaglie più politiche che da volontari

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Si sono mossi da casa 527 persone per andare a esprimere il proprio voto (anzi, un voto… settimino, in quanto c’era la possibilità di votare sette nomi) per eleggere il nuovo Consiglio della Turismo Pro Clusone. Significa che la Turismo Pro Clusone vanta oggi almeno 527 soci, un’enormità rispetto agli anni precedenti. Del resto avere poi in lista ben 39 candidati era già un exploit. La grande vittoria è quella del gruppo (12 candidati) capitanato da Giovanni Baretti (in precedenza era già stato presidente 2015-2016 poi si è dimesso) che ha piazzato ben 10 dei suoi tra i nuovi eletti. 

C’era stata una polemica piuttosto forte sul fatto che si fosse presentata una “lista”, il che non è previsto nello Statuto della Pro Clusone. Vale a dire un gruppo mdi candidati che si presentava compatto. Dall’altra parte si era risposto con un “gruppo” indicando sette candidati da votare. Insomma schermaglie più “politiche” che da “volontari”. Ma questo tsunami di candidati e di votanti da dove deriva? Da una lotta sorda interna nel passato Consiglio, a quanto pare, dove Giovanni Baretti e Simone Foti sembravano “separati in casa”. E c’era stato il caso dei consiglieri surrogati scavalcando uno dei primi dei non eletti, Roberto Omar Videla. Il quale aveva accusato i 3 surroganti di essere “illegittimi” nel precedente Consiglio. 

Su che cosa ci sia stata la rottura non si capisce, il budget (bilancio) a disposizione è di poco superiori ai 50 mila euro l’anno…

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