Idee nuove anche quest’anno per il ‘Festival di Clara’, “l’attività straordinaria che si aggiunge a quella ordinaria della Fondazione – come ha spiegato la presidente del Consiglio di Amministrazione del Polo dell’Infanzia ‘Clara Maffei ETS’ di Clusone Isabella Seghezzi aprendo il convegno di sabato 27 maggio – resa possibile dall’altrettanto straordinaria disponibilità di tutti i nostri dipendenti, di tutto il personale ausiliario e dalla coordinatrice Milena Pezzoli, tutte persone che si impegnano ben oltre il loro ‘mansionario’ e che ringrazio di cuore”.
Aperto la sera precedente con un’affollatissima conferenza di Alberto Pellai, medico, psicoterapeuta, ricercatore e scrittore – figura che i genitori della scuola dell’infanzia conoscono ed apprezzano molto anche perché l’idea dell’iniziativa ‘In gioco con papà’ è venuta proprio in seguito alla lettura di un suo libro -, il Festival è proseguito sabato con il convegno presieduto dalla presidente di Confindustria Giovanna Ricuperati, sul tema della conciliazione famiglia-lavoro dedicato in primis ai genitori per riflettere sui vari aspetti – ruolo genitoriale, figura paterna, distribuzione dei compiti, ecc… – che stanno alla base della rivoluzione culturale richiesta dal nostro tempo e che la scuola dell’infanzia baradella cerca di promuovere e di favorire. Un tema che del resto rappresenta anche la continuità del discorso già proposto nella scorsa edizione del Festival con la relazione del demografo Gian Carlo Blangiardo sull’’inverno demografico’ che minaccia anche la nostra Valle.
Dopo i saluti del sindaco di Clusone Massimo Morstabilini, dei consiglieri regionali Jacopo Scandella e Michele Schiavi, del presidente della Comunità Montana Gianpiero Calegari e del presidente dell’associazione ‘Family’ Stefano Sirleto, i quali hanno unanimemente plaudito all’iniziativa dedicata ai giovani genitori che di solito non hanno voce, auspicando che il contrasto alla denatalità possa essere efficacemente perseguito anche a livello locale con la collaborazione di tutte le istituzioni, Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo, ha ricordato come, in generale, la presa di coscienza del problema della denatalità sia stata presa in ritardo e come anche in Bergamasca il tasso di fertilità sia dell’1,8 figli per donna; i giovani escono tardi dalla famiglia d’origine; tanti giovani non lavorano (il 30%) – così come il 40% delle donne, nonostante siano in possesso di titoli di studio più dei maschi-; e il 13% appartengono alla categoria dei cosiddetti ‘neet’, cioè non studiano né lavorano.
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