Era la cappella costruita sulla strada che collegava l’Altopiano clusonese al resto della val Seriana, proprio dove erano stati sepolti i morti della peste che a cavallo del 1630 colpì il nord Italia e a Clusone fece circa un migliaio di vittime.
Ora è per tutti la Chiesa dei morti vecchi, perché ha ormai due secoli e mezzo e ha una trentina d’anni in più rispetto alla Chiesa dei morti nuovi costruita sul finire del XVIII secolo ai lati della nuova strada che permetteva il collegamento tra il centro baradello e il fiume Serio, ovvero l’attuale via Fiorine.
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