Cerete, Fino, ONORE, ROVETTA E Songavazzo Assemblee pubbliche sulla fusione La sindaca di Cerete: “La minoranza si contraddice, prima contro, poi dopo il referendum a favore, adesso ancora contro. Amministratori compatti, nel 2017 le elezioni”

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Ci siamo. E quella di mercoledì 20 gennaio, potrebbe essere stata l’ultima assemblea a Cerete con il nome… di Cerete. Prima del referendum del prossimo autunno, s’intende. Definiti tempi e modi, senza tralasciare qualche polemica con la minoranza che, in maggioranza sino a un anno e mezzo fa, aveva anche fatto un referendum, poi perso, per tentare di arginare quello che proprio sembra ormai inevitabile. “In tutta sincerità,  non ho ben chiaro da che parte sta la mia attuale minoranza – spiega la sindaca Cinzia Locatelli – Non dimentichiamoci che Cerete è stato l’ultimo comune ad entrare nel percorso di fusione proprio perché l’Amministrazione di Adriana Ranza aveva voluto indire un referendum per sapere quale fosse la volontà dei cittadini. Per preparare le famiglie a votare serenamente al referendum, avevano pensato bene di allegare all’informativa una lettera dell’Assessore Garavaglia di Regione Lombardia il quale si dichiarava contrario alle fusioni. Nonostante ciò, al referendum hanno ampiamente vinto i sì. Dopo che il 70% dei votanti si è dichiarato favorevole alla fusione, l’allora sindaca ha rilasciato un’intervista nella quale dichiarava che il voto è sovrano e incontestabile, pertanto avrebbe sostenuto la fusione in funzione della volontà espressa dai cittadini di Cerete. Anche nel loro programma elettorale si erano dichiarati a favore della fusione convinti che avrebbero lottato per dare la giusta valorizzazione a Cerete. E’ interessante che nel momento in cui le minoranze sono state chiamate a contribuire all’arricchimento del progetto di fusione, quella di Cerete, si è chiamata fuori dai giochi dopo le prime battute…

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