CERETE – Cinzia e il 2020 di fuoco: “Resteranno in me gli sguardi della gente. Andiamo avanti, ecco come cambierà il paese”

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Il 2020 è stato certamente un anno memorabile sotto molti punti di vista. Un anno nel quale siamo stati messi alla prova tutti quanti, nessuno escluso e lo siamo ancora direi”, sono queste le prime parole del sindaco Cinzia Locatelli. È seduta anche oggi alla sua scrivania in Municipio, come ha fatto durante la prima ondata Covid, come continua a fare ancora oggi.

Da mesi ormai le giornate sono scandite dalla verifica dei numeri e dei nomi dei soggetti positivi, in isolamento, in attesa di tampone, ecc… Nei primi giorni di emergenza sanitaria faticavo a rendermi realmente conto di come potevamo essere piombati in una situazione così surreale da un giorno all’altro, poi giorno dopo giorno, tutto è diventato molto “reale”… da gestire senza se e senza ma”.

Un periodo che è stato complicato da vivere sia da amministratore ma anche emotivamente… “Per fortuna caratterialmente sono molto concreta e pragmatica, mia madre mi ha sempre detto che volere è potere, per me, per ogni problema esiste una soluzione e forse, a forza di sentirmelo ripetere, ho imparato a crederci veramente, quindi, un passo alla volta, abbiamo gestito questa emergenza. Dico abbiamo perché non ero sola, anzi! Insieme a me c’erano i volontari, il mio gruppo e c’erano anche i colleghi: l’Unione dei Comuni nella gestione dell’emergenza ha avuto un ruolo importante, una costante opportunità di confronto. Per settimane percorrendo le strade del territorio per gestire e coordinare le operazioni di volontariato, non si incontrava nessuno oltre alle ambulanze… ogni sirena era un pensiero a chi stava soffrendo, le telefonate erano quasi tutte per comunicazioni legate a persone positive, sofferenti o addirittura decedute: davvero straziante. Abbiamo trascorso giorni e giorni impegnati nel reperire, imbustare e consegnare mascherine che nella prima ondata di emergenza erano merce rara”…

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