CENE – LA STORIA L’incubo di Ezio, tra tumori, epilessia e… indifferenza: “Sono invalido al 50%, ma vorrei lavorare per provvedere alla mia famiglia e per… sentirmi vivo”. Porte chiuse da Comune, aziende locali e Inps

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L’incubo è cominciato poco più di due anni fa, all’improvviso. Ezio Rozzoni, originario di Melzo, vive a Cene con Erica, che invece è di Gazzaniga, e con il loro figlio; la loro è una vita scandita dal lavoro e dagli affetti familiari. Lui fa il tornitore in una ditta di Casnigo, un lavoro che fa da 30 anni; lei è dipendente del Cotonificio Honegger. Qualcosa comincia però ad andare storto. L’Honegger è in crisi e Erica è preoccupata, ma Ezio la rassicura. “Stai tranquilla, smetti di lavorare e ti occupi di noi; possiamo vivere con il mio stipendio”.

Ebbene, pochi giorni dopo il mondo crolla addosso a entrambi.

Nel loro appartamento, in una palazzina del centro di Cene, i due mi parlano di questo dramma cominciato due anni fa.

Era dicembre 2014 – spiega Ezio, 48 anni – e visto che… SU ARABERARA IN EDICOLA DAL 24 FEBBRAIO

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