CASAZZA – L’APPELLO DEL SINDACATO – Anche la CGIL chiede di spostare le Poste: “Situazione insostenibile”

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L’ufficio postale di Casazza si trova nell’occhio del ciclone dopo il centinaio di lettere inviate in Comune e il commento dello stesso primo cittadino, Renato Totis. Tutti chiedono a Poste Italiane di trovare una nuova sede per l’ufficio casazzese, troppo piccolo e scomodo per gli utenti.

Al coro si è unita anche la SLC CGIL di Bergamo, che ha denunciato le condizioni insostenibili dell’ufficio postale di Casazza e ha chiesto a Poste Italiane un intervento urgente per garantire sicurezza e un servizio adeguato.

L’ufficio è un punto strategico per la Val Cavallina, ma la sede è inadeguata – spiega Alessandro Esposito, funzionario SLC CGIL Bergamo – Spazi ridotti e carenze strutturali rendono difficile il lavoro degli sportellisti e l’accoglienza dell’utenza. Infiltrazioni d’acqua e scarsa ventilazione peggiorano le condizioni”.

La situazione è stata segnalata all’ATS per le verifiche. “Gli operatori lavorano in ambienti angusti, con rischio di stress e infortuni, mentre gli utenti affrontano lunghe attese”, si legge nell’esposto del sindacato. Il progetto Polis, che prevede un restyling con nuove tecnologie, non risolve i problemi strutturali. “Non basta un rinnovo estetico se lo spazio resta insufficiente. L’assenza di un Postamat costringe i cittadini a lunghe attese, aumentando il carico di lavoro degli sportellisti – aggiunge Esposito – L’attuale situazione è insostenibile. Serve un intervento immediato”.

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