CASAZZA – Il sindaco e il capannone dal 300 mila euro: “Non possiamo farne a meno. Ecco perché usiamo parte dei fondi della zona rossa”

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Tornano ad accendersi i riflettori sulla questione capannone. A catturare l’attenzione (in particolare della minoranza) erano stati quei 302 mila euro che il privato aveva chiesto al Comune per l’acquisto.

A prendere la parola è il sindaco Sergio Zappella: “Il capannone è sempre stato prezioso in questi anni come magazzino comunale, ma non solo: serve da deposito per materiali di varie associazioni che non hanno spazio, come Scuola dell’Infanzia, Vivi il tuo paese, Avis, Museo Cavellas, Istituto scolastico e via dicendo. Inoltre è il deposito dei mezzi e materiali della Protezione Civile. Durante i mesi primaverili è stata la sede logistica dei volontari impegnati ad affrontare le criticità del periodo più duro della pandemia. È posizionato in centro al paese e quindi per noi in posizione strategica”.

Insomma un’occasione da non perdere… “L’idea di acquistarlo è figlia del fatto che i proprietari ci hanno espresso la volontà di vendere la struttura e la cosa incontrava il nostro interesse, anche perchè riteniamo di non poterne più fare a meno. Il fatto che fosse e potesse continuare ad essere il centro operativo della Protezione Civile e quindi importante in situazioni di emergenza come la pandemia ci ha portati a decidere di utilizzare per l’acquisto parte dei fondi della zona rossa. Grazie a questa scelta non abbiamo aperto dei mutui. Qualcuno dice che potevamo tergiversare ed aspettare che il prezzo scendesse, anche perchè l’unico interessato all’acquisto era e sarebbe stato anche in futuro solo il comune. Falso, perchè c’era perlomeno un altro possibile acquirente interessato. Inoltre il Comune agisce in base a logiche diverse dal privato e tiene conto certamente dell’aspetto economico dell’acquisto e dei suoi riflessi sul bilancio pubblico, ma anche di altri aspetti quali, nel caso specifico, la localizzazione al centro del paese, la sua importanza non solo come deposito ma anche come centro di ritrovo e organizzazione di volontari e la possibilità di aprire sull’area esterna acquistata un nuovo parcheggio pubblico che andrebbe a migliorare la condizione di intasamento della viabilità e dei parcheggi lungo la vicina statale 42”…

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