CAROBBIO DEGLI ANGELI – Il consigliere Detratto: “Poca trasparenza, ecco perché non condivido più la gestione amministrativa”

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Qualche settimana fa il sindaco di Carobbio Giuseppe Ondei aveva tolto la delega all’Istruzione e alla Cultura all’assessore Alessandro Detratto dopo che aveva espresso voto contrario al Piano di Diritto allo studio che è stato presentato nell’ultimo consiglio comunale del 17 settembre. Il consigliere Detratto ci ha inviato il suo intervento per spiegare quanto accaduto e noi lo pubblichiamo.

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Sento il dovere di esprimere tutta la mia amarezza e dare risposta alle obiezioni che mi vengono mosse viziate, a mio parere, da una evidente parzialità. Premetto che, da quando nel 2016 ho deciso di candidarmi, ho sempre dato prova di forte attaccamento al territorio. Non a caso la mia preferenza è stata l’assessorato alla Pubblica Istruzione e Cultura perché, nonostante l’impegno richiesto e i sacrifici, lo ritengo un ruolo cardine dell’amministrazione; una responsabilità profonda che definisce la qualità della società che stiamo costruendo e la vita stessa dei nostri figli, il loro e il nostro futuro. Questi quattro anni, intensi e proficui, mi hanno fatto conoscere numerose realtà fatte di persone piene di buona volontà e spirito di iniziativa, dalla scuola agli enti locali, persone con cui a volte si è discusso, anche animatamente, ma con il chiaro intento di raggiungere un obiettivo comune: il benessere dei nostri ragazzi. Mi ha fatto un enorme piacere ricevere messaggi di apprezzamento dalla Scuola, dal personale Docente, dai genitori, dalle associazioni, con cui abbiamo condiviso molte scelte ed iniziative. Mi ha fatto altrettanto piacere ricevere l’apprezzamento e la stima del consigliere di minoranza Dr. Giovanni Dotti, prova dell’onestà intellettuale che condividiamo. Sono sereno, so di aver fatto tutto quello che era in mio potere fare, anche a discapito delle scelte della mia stessa maggioranza, ma ho sempre considerato come fine ultimo il benessere della collettività e non il perseguire meri fini politici. Scelta facile, quest’ultima, ma che non mi appartiene. In fondo, ritengo sia questo il senso di una giunta: il confrontarsi rispetto a posizioni diverse per raggiungere il risultato migliore avendo ben in mente l’obiettivo comune e le difficoltà. Per correttezza elenco solo alcune situazioni che mi hanno spinto, ad un certo punto, a non condividere più l’attuale gestione amministrativa e hanno fatto sì che venissi sempre più estromesso diventando, probabilmente, una personalità “scomoda e non più di fiducia”: 1. Le mie dimissioni del 20.07.2019 prot. n. 7218…

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