BERGAMO – SCENARI – ATALANTA: Miracoli e Fenomeni

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Per qualche giorno si è potuto addirittura pensare allo scudetto, con Inter, Milan e Juve che avevano annunciato di partecipare alla SuperLega e si era aperto un contenzioso con Uefa e Fifa che avevano fatto sapere che chi andava in quella SuperLega era escluso automaticamente dai campionati, dagli Europei, dai Mondiali. E se le tre big venivano escluse in testa alla classifica ci andava direttamente l’Atalanta. Ma, diciamocelo, sarebbe stato uno scudetto che sarebbe restato comunque nei manuali del calcio, dove restano i numeri e i nomi, non le spiegazioni dei retroscena che avevano portato a quei risultati, ma comunque uno scudetto al ribasso.

Il super tifoso e deputato Daniele Belotti ha portato in Parlamento la questione che è diventata politica cone le prese di posizione dei vari capi di Stato. “Abbiamo presentato una risoluzione che impegni la sottosegretaria Valentina Vezzali e tutto il Governo a tutelare la Serie A di calcio – ha dichiarato Belotti, capogruppo della Lega in Commissione Sport, Istruzione e Cultura della Camera -. A tal fine abbiamo anche richiesto un’audizione urgente in Commissione Cultura, Istruzione, Sport alla Camera del presidente della Figc Gabriele Gravina. Non va dimenticato, infatti, che la Serie A, è una delle 10 industrie principali italiane e con una contribuzione fiscale per circa 1,2 miliardi di euro rappresenta il 70% del gettito fiscale generato dallo sport italiano, risorse che sostengono l’intero sport nazionale. Senza i soldi del calcio, tutti gli sport saranno in grave difficoltà nel reperire risorse. Lo stesso mondo del calcio di Serie B e delle leghe non professionistiche beneficia di una parte delle risorse che viene dalla Serie A. Con il progetto della SuperLega di calcio non è a rischio solo il campionato ma l’intero sport nazionale nel momento peggiore e più difficile dal Dopoguerra ad oggi, quando il 40-50% delle società sportive rischia di chiudere. Qui non è solo una questione di tifosi ma è a rischio l’attività sportiva per milioni di italiani. Un campionato chiuso tipo NBA è l’umiliazione del risultato sportivo sul campo”. Fin qui il quadro generale ma da Belotti ovviamente ci si doveva aspettare qualche punzecchiatura nel suo stile ruspaante e diretto. Eccole:  “Se poi si considera che la Juve non vince la Champions dal 1996 (e quest’anno rischia addirittura di non qualificarsi), l’Inter non supera la fase a girone da anni e il Milan ha centrato l’ultima qualificazione ormai 7 anni fa, è evidente come la SuperLega rappresenti una scorciatoia per il lucroso palcoscenico europeo al di là dei risultati sportivi. Una modalità del tutto inaccettabile per la tradizione dello sport. Non solo, con questo progetto viene meno anche la favola delle piccole società sportive come l’Atalanta che, ricordo, l’anno scorso è arrivata a un passo dalla semifinale di Champions. Al di là del potere economico, spesso i club medio-piccoli si dimostrano sul campo alla pari con le squadri multi-miliardarie, come ha dimostrato ad esempio il Leicester nel 2016“. Infine l’appello alla parte che più conosce, quella degli Ultras che hanno rivalità di bandiera ma hanno la stessa visione del sistema calcio, quello che se le proprietà legale e fiscale sono di “altri” (e in questi anni quegli “altri” per alcune società italiane sono addirittura “forestieri”), i tifosi si sentono “proprietari” di quelle “bandiere”.

In questo momento – conclude Belotti – è fondamentale la presa di posizione degli appassionati, per questo auspico fortemente una mobilitazione di tutte le tifoserie contro la SuperLega, in primis quelle di Inter, Milan e Juve”. E infatti ci sono state e sono state probabilmente anche il vero motivo dei ripensamenti dei grandi Club, oltre al fatto che molti giocatori, minacciati di esclusione dalle competizione internazionali, non sarebbero più stati disponibili e avrebbero chiesto la rottura dei contratti, con grandi possibilità di spuntarla in eventuali contenziosi visto che i contratti erano stati sottoscritti appunto nel quadro normativo di Uefa e Fifa.

Poi è saltato tutto, resta… l’Atalanta comunque nella parte altissima della classifica, con suo gioco che gli altri faticano a contenere, se li vedono arrivare da tutte le parti e finiscono per andare in confusione e beccarsi i gol e non per niente anche quest’anno la Dea ha il record dei gol fatti, una valanga che fa spettacolo e rovescia il detto della vecchia canzone de “i miracoli non si ripetono” che in effetti quando si ripetono diventano… fenomeni….

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