BERGAMO – Le tre palle del Colleoni su Papa Giovanni XXIII

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Stazione autobus, Bergamo città. Pannelli che dovrebbero essere di benvenuto a chi arriva in città da chissà dove. Gli autobus sono di linea, improbabile che siano efficaci per i turisti in visita alla città. Eppure hanno le scritte in inglese… Ma fanno comunque un bell’effetto, anche per chi arriva dalle valli ridestano un moto d’orgoglio, c’è il famoso “sarto” del Moroni. Il Moroni? Va beh, magari non sanno chi è ma quella figura l’hanno vista, magari su un libro, toh, è di un pittore bergamasco, se l’hanno messa qui di sicuro è da andare a vedere da qualche parte, si sa che c’è l’Accademia Carrara o magari su al Palazzo della Ragione, magari in una chiesa, no, improbabile un… sarto in una chiesa, chissà dov’è, vado su google, wikipedia, “Il sarto è un dipinto a olio su tela di Giovan Battista Moroni conservato presso la National Gallery di Londra…”.

Dove? A Londra? Magari ci faccio un salto da Orio, un altro giorno, adesso sono a Bergamo. Certo, il turista inglese (sempre sottolineando che è improbabile che arrivi con la corriera del mattino da… Valbondione) adesso sa che quando torna là può andare a dare un’occhiata al capolavoro del Moroni. Ma metterlo qui è come se a Firenze per far sapere che Michelangelo ha lavorato lì e ha lasciato qualche capolavoro, mettessero dei pannelli per ricordarlo raffigurando il Mosè o la Pietà (che stanno a Roma) invece del David…

Insorgerebbero tutti. Beh, a Bergamo il pannello di benvenuto raffigura appunto un’opera che è a… Londra…

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