BERGAMO – IL CASO: 50 mila Musulmani in provincia 5 mila in città. Una comunità con tante voci… aspettando la Moschea

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Alberto Naselli Junior

 

Quando qualcosa di importante si muove nella storia di solito non c’è un preavviso e, se c’è, nessuno lo vede.

Di migranti ed emigranti, di cervelli italiani in fuga e di manodopera importata, di cristianesimo e Islam, di Presepi e Sure del Corano oggi si parla moltissimo e su questi argomenti si costruiscono iniziative pubbliche che fanno discutere o, addirittura, carriere politiche di singole persone.

Fino a quindici, vent’anni fa sarebbe stato anche solo impensabile il dato fotografato da un recente studio della Fondazione ISMU (centro di “Iniziative e studio sulla multietnicità” di Milano): in provincia di Bergamo risiedono cinquantamila musulmani, considerando solo le persone regolarmente insediate ed escludendo i “clandestini” (con i quali il numero potrebbe salire).

Nel capoluogo e in alcuni paesi della provincia si sono insediate della comunità numericamente importanti.

Sono comunità di cui si sa poco, forse perché è comodo rifugiarsi in opposte ideologie senza cercare di capire chi sono e cosa fanno i nostri vicini di fede diversa.

Sul punto una semplice esplorazione dei social network è veramente istruttiva.

Su Linkedin un tal Rosario di Bergamo si esprime con queste parole “una ferita casuale fa infezzione” (con due “z”) “e viene la cancrena, allora il ragionamento piu possibile è quello di eliminare l’infezzione, tipo schiavizzare i mussulmani e portarli al loro habitat naturale bestie”. Su Facebook qualcuno se la prende con la Chabi Bank marocchina che ha ormai due filiali in città.

Sempre su Facebook, invece, qualcuno ricorda che eravamo emigranti anche noi, dice che non c’è nessuna invasione o diffonde il manifesto antirazzista dell’Associazione Libera di Don Ciotti.

Anche nella nostra provincia è successo, senza preavviso, qualcosa di inaspettato che ha trovato tutti impreparati.

Araberara ha voluto vederci chiaro, sentire qualche protagonista della comunità islamica di Bergamo e farsi un’idea dei nuovi vicini di casa che per qualcuno devono andarsene tutti (ma tra i musulmani ci sono anche tanti cittadini italiani che non si saprebbe come mandare via…)

Anzitutto i numeri

In provincia ci sono, appunto, almeno cinquantamila mussulmani. Nel capoluogo, secondo le stime, dovrebbero essere almeno cinquemila, di cui molti bambini e ragazzi.

Il capoluogo, però, fa da polo di attrazione per il culto e per l’aggregazione comunitaria per molte persone in più. In città non esiste un’unica comunità: ci sono diversi gruppi divisi sia per provenienza geografica sia per differente impostazione della pratica religiosa….

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