ATALANTA – Se ne va Giovanni Sartori, il guru del boom dell’Atalanta, al suo posto il napoletano D’Amico, cosa cambia

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Se ne va Giovanni Sartori. E va beh, dirà qualcuno, mica giocava a calcio. Già ma Sartori è il guru di quello che è stato il fenomeno Atalanta negli ultimi anni. Il 65enne dirigente lodigiano cambia colori e va a Bologna dove tenterà di ripetere il miracolo Atalanta, le ambizioni del Bologna sono alte e sembra abbiano convinto Sartori che aveva già portato il Chievo dalla serie B alla Champions, poi l’approdo all’Atalanta insieme a Gian Piero Gasperini. Due uomini dal carattere forte che non si sono mai amati troppo, Sartori è arrivato a Bergamo nel 2014, due anni prima di Gasperini e aveva tentato all’inizio di portare con lui Rolando Maran che era stato con lui a Chievo- Poi era stato scelto Gasperini. E’ stato Sartori che ha portato a Bergamo De Roon, Djimsiti, Freuler, Toloi e Papu Gomez, giocatori esplosi però sotto la gestione gasperiniana, tra il 2016 e il 2019 porta in nerazzurro Gosens, oggi all’Inter, Castagne, oggi al Leicester, Kessie, oggi al Milan, Petagna, oggi al Napoli, Hateboer, Malinovskyi e Maehle. Giocatori che Gasperini ha avuto il merito di far esplodere e che ha portato qualcosa come 200 milioni di plusvalenze e poi l’arrivo in Champions. Naturalmente è arrivato anche qualche flop a basso costo come Cornelius, Reca, Haas, Adnan, Kovalenko, Lammers e poi l’arrivo di giocatori più onerosi ma già esplosi come Zapata, Muriel, Pasalic, Romero, Miranchuk, Musso, Zappacosta, Demiral e Boga….

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