ARDESIO – Poesia per Dalila Bratelli

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Ti  cerco

nel fogliame scomposto,

nel rivo prosciugato

dall’arsura del tempo,

nell’amorevole cura

dei sogni assopiti che diventano realtà.

 

Sfuggono gli aquiloni

verso aridi cieli

dalle dita inermi

nel trattenere il destino

nel mio peregrinare assorto,

accartocciando

sussurri d’Eternità.

 

Ti cerco

nel buio di una sera

lasciata a se stessa,

tra le righe

di un foglio abbandonato

nel bolero del vento.

Parlerà il silenzio

delle mie mani

sul mio volto smarrito 

 

E poi all’improvviso un’alba

Un arcobaleno

Un raggio di sole dopo un temporale

Il caldo dentro

La consapevolezza che sei nell’infinito

Tu che infinito lo sei sempre stata

Anche qui, dove il finito sembra ovvio, ma non lo è

Dove rubiamo giorni al sogno

Dove rubiamo ancora un domani

Un attimo, un sorriso, un abbraccio, un ricordo

prima di quell’istante che sembra nulla

e diventa tutto. 

Senza tempo, come il Paradiso

Come l’infinito. Come te

 

La vita nuova irrompe

come un pensiero

davanti a un muro.

Non ci sono feriti

né annunci di sciagura

solo noi da convincere

a lasciar perdere il miraggio

di una via rettilinea, di un

orizzonte, lasciarsi curvare,

piegare alla tenerezza

delle anse del destino.

La vita nuova

è come un grande tuono

sbriciolato

poi a poco a poco

l’erba si china

sotto la pioggia

la prende

la beve. E rinasce. 

Si fa Paradiso.

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 18 MARZO

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