ALTA VALLE – La rabbia della gente e la raccolta firme ‘partoriscono’ la soluzione: arriva l’ambulatorio ‘Diffuso’, due medici per i 4 paesi rimasti senza

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L’assemblea pubblica di Gromo

L’assemblea pubblica del 14 febbraio scorso a Gromo, moderata dal parroco don Flavio, ha visto in confronto costruttivo tra le parti sulla questione medici, fattasi ancora più critica dal gennaio scorso, quando i paesi di Gandellino, Gromo, Valbondione e Valgoglio – 1563 cittadini – sono rimasti senza un medico di riferimento in seguito al pensionamento del dott. Barcella, al quale ATS non è riuscita a trovare un sostituto a causa della carenza di medici che affligge tutta la nostra provincia e non solo.

All’intervento del presidente del Consiglio di rappresentanza dei sindaci Bergamo Est, Gabriele Cortesi, che ha sottolineato questa carenza e l’impossibilità di obbligare un medico ad aprire un ambulatorio in un determinato ambito, ha fatto seguito quello del il direttore generale dell’Agenzia di tutela della salute, Massimo Giupponi, il quale ha spiegato  che i medici di medicina generale non dipendono  dal sistema sanitario ma sono liberi professionisti, coinvolti nel sistema sanitario sulla base di un accordo collettivo nazionale, che possono aprire gli ambulatori dove vogliono, mentre l’Ats può solo introdurre nel bando per un ambito il vincolo di apertura in un determinato comune, vincolo che deve essere concordato con le organizzazioni sindacali.

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