ALBINO – IL CASO – L’inverno demografico albinese, la popolazione invecchia, pochi fiocchi rosa e azzurri, tanti funerali

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In alcuni paesi la nascita di un bambino è accompagnata dal suono a festa delle campane della chiesa. Ovunque la scomparsa di una persona è invece segnalata dal triste rintocco delle campane a morto. Ebbene, ad Albino (sia nel capoluogo che nelle frazioni) si sentirebbero ben poco le campane a festa, perché il numero di nascite è piuttosto basso. Al contrario, quello delle morti è particolarmente alto. A questo proposito, i dati demografici ufficiali forniti dal Comune di Albino sul suo sito internet evidenziano un 2022 particolarmente grigio.

Partiamo dall’inizio. La popolazione albinese all’inizio del 2022 era pari a 17.610 unità, mentre al 31 dicembre 2022 era di 17.560 persone. Quindi ‘solo’ 50 residenti in un anno in un Comune così popoloso potrebbero sembrare un nonnulla, ma bisogna considerare che nel corso del 2022 il numero degli immigrati (che non significa necessariamente persone provenienti dall’estero, ma anche gente che ha lasciato altri paesi per andare ad abitare ad Albino…) è stato di 516, mentre gli emigrati (cioè chi se n’è andato dalla cittadina seriana) sono stati 469.

Il dato più interessante (e più negativo) è quello relativo al cosiddetto ‘saldo naturale della popolazione’, che consiste nella differenza tra i residenti nati nel corso dell’anno e quelli che sono morti. E, nel caso di Albino, il 2022 è stato particolarmente negativo perché a fronte di sole 110 nascite ci sono ben 207 decessi, praticamente il doppio.

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