ALBINO – IL CASO – Gestione rifiuti, il Tar dà torto al Comune, primo round alle quattro aziende

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La sentenza del Tar di Brescia sul ricorso presentato da quattro aziende (l’albinese Bergamelli Srl, Avr Spa, Sea Servizi Ambientali Srl e Zanetti Arturo Srl) contro la decisione di affidare ‘in house’ la gestione dei servizi di igiene ambientale alla Servizi Comunali Spa, è stata una doccia fredda per l’Amministrazione comunale di Albino.

Il Tar ha infatti dato ragione alle quattro aziende operanti nel settore della raccolta e smaltimento rifiuti accogliendo il loro ricorso, annullando gli atti impugnati e condannando addirittura il Comune e la Servizi Comunali a versare loro 5.000 euro.

È stata una sorpresa per il sindaco Fabio Terzi? “Direi di sì, sono rimasto sorpreso, mi aspettavo una sentenza a noi favorevole. Questo perché nel 2018, dopo aver fatto la delibera di affidamento del servizio in house ad aprile, a luglio il Tar aveva respinto la richiesta di sospensiva entrando, tra l’altro, molto nel merito della questione, tanto che gli addetti del settore avevano parlato di ‘mini-sentenza’. Di conseguenza – sottolinea il primo cittadino albinese – ci sentivamo abbastanza tranquilli. E, invece, dopo due anni la situazione è stata ribaltata… ovviamente rispettiamo la decisione del Tar”.

Pensate di impugnare la sentenza? “Prima di decidere sull’eventuale ricorso al Consiglio di Stato bisognerà leggere le motivazioni della sentenza. Ci conforta che non è stata espressa la illegittimità dell’atto e questo è già molto importante. La scelta di andare con l’affidamento in house e non a libero mercato è stata comunque legittima. Quindi – continua il sindaco Terzi – se mi chiede quale sarà la nostra decisione in merito al ricorso al Consiglio di Stato, posso rispondere che staremo a vedere le motivazioni… Quando avremo in mano la sentenza nella sua interezza, valuteremo. Si vedrà se andare avanti per il secondo grado o se rinunciare. Mi preme però aggiungere una cosa. Non è vero che i cittadini di Albino stiano pagando più rispetto a quelli che vivono in altri Comuni, il fatto è che gli inceneritori hanno aumentato i prezzi e i costi di smaltimento sono di conseguenza aumentati per tutti…

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