ALBINO – COVID & CRISI Palestre e piscine in ginocchio. Masneri del centro Vigor: “Per andare avanti devo utilizzare i miei risparmi”

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“Gli iscritti sono scesi dai 389 del 2019 ai 250 di oggi. C’è una grossa crisi economica in atto, quindi il superfluo, se così vogliamo chiamare la nostra attività anche se la palestra è un attività che fa bene alla salute, viene eliminato”

 

L’ultima stangata è arrivata con le ultime bollette: il metano costa il 40% in più, l’elettricità quasi il doppio e queste sono spese fisse che non possiamo ammortizzare”.

A parlare è Gualtiero Masneri, che da 30 anni gestisce il centro Vigor di Albino. Nato nel 1990 quando c’è stato il boom delle palestre, è diventato un punto di riferimento per il fitness della Media e Bassa Valle Seriana, offrendo diversi servizi: palestra, piscina coperta, campo da squash e calcetto e vari corsi a corpo libero. Ha una decina di collaboratori, alcuni a tempo pieno e altri part-time.

Questi due anni di pandemia sono stati terribili per piscine e palestre, che tra chiusure, mancati guadagni, ristori insufficienti e crisi economica sono state messe in ginocchio. Durante il primo lockdown, nel 2020, sono rimaste chiuse da inizio marzo fino a maggio e, con il secondo blocco, da fine ottobre 2020 fino a maggio 2021.

Dopo il primo lockdown – spiega Gualtiero – pensavamo che tutto fosse finito; e invece, con l’arrivo dell’autunno la situazione pandemica è peggiorata e da ottobre a maggio siamo stati chiusi altri sette mesi. Abbiamo avuto dei ristori per i mesi di chiusura: 9 mila e 600 euro dal Governo Conte, mentre con Draghi sono arrivati solo 2 mila euro, che però non sono sufficienti per compensare le perdite di fatturato….

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