ALBANO SANT’ALESSANDRO – Inceneritore, il ‘fronte del no’ chiama a raccolta i cittadini per fare pressione sul duo Zanga/Mologni

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Con il passare del tempo l’atmosfera ad Albano Sant’Alessandro si sta scaldando. Non perchè l’inverno sta per lasciare il testimone alla primavera, ma perché si avvicina una data fondamentale, quella del 22 maggio, quando verrà deciso il futuro dell’inceneritore che la Montello Spa intende costruire. Un progetto che trova la netta contrarietà di tantissimi cittadini, di ben 41 sindaci, di diverse personalità politiche, ma che è fortemente voluto dall’impresa. E ormai da tempo gli occhi sono puntati sui pochi sindaci della zona che non hanno detto no al termovalorizzatore. Tra questi, i primi cittadini di Albano Sant’Alessandro e San Paolo d’Argon, che parteciperanno alla importante Conferenza dei Servizi e il cui parere favorevole darebbe il via libera alla controversa opera.

La raccolta firme

Da parte loro, i tre gruppi di minoranza di Albano si sono mobilitati con una raccolta firme.

I tre capigruppo consiliari (Giovanni Barcella di ‘Albano Basta’, Francesco Epis di ‘Albano 2.0’ ed Enrico Morosini di ‘Albano Cambia’) hanno sottoscritto un messaggio rivolto all’intera cittadinanza: “Albano è la nostra casa e il suo futuro dipende da noi! Invitiamo tutta la cittadinanza a unirsi per esprimere un chiaro e deciso no al termovalorizzatore a Montello. È il momento di far sentire la nostra voce e di partecipare per proteggere il territorio e la salute. Il 22 Maggio 2025, in occasione della Conferenza dei Servizi convocata dalla Provincia di Bergamo, il Comune di Albano Sant’Alessandro sarà chiamato a esprimersi in maniera chiara e definitiva in merito alla realizzazione del termovalorizzatore a Montello; oltre 40 sindaci della Provincia di Bergamo si stanno già impegnando per contrastarne la realizzazione. Noi consiglieri stiamo promuovendo una mozione da presentare in Consiglio comunale per esprimere la nostra ferma contrarietà al progetto e per impegnare formalmente il sindaco e la Giunta comunale a opporsi in tutte le sedi istituzionali. È una battaglia collettiva che richiede la partecipazione di tutti. Insieme possiamo dare forza all’idea di votare contro alla realizzazione del termovalorizzatore”.

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