80° anniversario del Combattimento alla Malga Lunga, il presidente nazionale dell’ANPI: “Il lascito dei partigiani i pilastri su cui costruire il futuro”

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Democrazia, libertà, eguaglianza, solidarietà, lavoro e specialmente pace: queste parole sono l’essenza della Resistenza e sono anche i principi fondamentali della Costituzione. Sono un modo per essere società e Stato, comunità aperta di donne e uomini liberi e uguali, prospettive di vita e di futuro per le giovani generazioni. Questo è anche il dono che ci ha consegnato Giorgio Paglia. Questa è la via che vogliamo e dobbiamo percorrere. E non consentiremo a niente e a nessuno di tornare indietro”: è un messaggio di speranza quello lanciato questa mattina dal presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo. Alla Malga Lunga, luogo simbolo della Resistenza bergamasca, si sono svolte le commemorazioni ufficiali dell’80esimo anniversario del sacrificio della 53a Brigata Garibaldi13 Martiri di Lovere”.

Il 17 novembre del 1944 i partigiani Giorgio Paglia, Guido Galimberti (“Barbieri”), Andrea Caslini (“Rocco”), Mario Zeduri (“Tormenta”), i russi Semion Kopcenko (“Simone”), Alexander Noghin (“Molotov”), Ilarion Efanov (“Starich”) e “Donez” opposero resistenza contro le forze fasciste della Legione Tagliamento, finendo poi catturati e uccisi. 

Sono passati 80 anni dai combattimento della e siamo ancora a Malga Lunga, luogo simbolo della Resistenza bergamasca, un luogo scelto dai partigiani e dall’ANPI per fare memoria, per incontrare le giovani generazioni e trasmettere i valori della Resistenza”, sottolinea Mauro Magistrati, presidente Anpi Bergamo, nel corso della cerimonia, organizzata dal Comitato Provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia con il Patrocinio del Comune di Sovere e del Comune di Gandino.

“È fondamentale tornare in questi luoghi – aggiunge – dove affondano le radici della nostra convivenza civile, perché oggi più che mai abbiamo bisogno di recuperare questi valori. L’insegnamento profondo della Resistenza è stato parlare di speranza. Oggi viviamo un momento in cui i governanti spesso alimentano la paura, fomentando divisioni e conflitti, dividendo il Paese. La Resistenza, al contrario, è stata un momento in cui si è cercato di unire, per offrire una prospettiva di futuro e di speranza, un compito ancora oggi da portare a compimento. Tornare in questi luoghi significa riaffermare la necessità di continuare la Resistenza. Come recita la celeberrima poesia di Calamandrei: “Ora e sempre Resistenza”. Anzi, “Ora è sempre Resistenza”.

La mattinata ha avuto inizio 8 a Fonovo di Endine Gaiano con l’inaugurazione, curata dalla Sezione ANPI “Giuseppe Brighenti” di Endine Gaiano, dal CAI Bergamo e dal Comune di Endine Gaiano del Sentiero intitolato a “Mario Zeduri”. Al “Tormenta” sarà dedicata la targa, mostrata oggi in anteprima e che sarà collocata sulla vetta del Pizzo della Presolana.

Nel corso della giornata, si è tenuta anche la presentazione, a cura dalla Sezione ANPI “M.O. Giorgio Paglia” di Alzano e Isrec di Bergamo, del libro “Stasera mi fucileranno. Giorgio Paglia 1922-1944”, (Il Filo di Arianna, 2024)”; il dialogo tra l’autore e presidente dell’Isrec di Bergamo, Angelo Bendotti e Guido Paglia, si è concentrato sulla lettura del diario di Teresa Pesenti, madre Giorgio Paglia.

 

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