Via al progetto ‘Incontriamoci Clusone’, un centro aggregativo per combattere la solitudine
“Incontriamoci Clusone”, si chiama così il nuovo progetto frutto di una co-progettazione e collaborazione tra il Comune di Clusone, la Parrocchia S. Maria Assunta e S. Giovanni Battista di Clusone insieme ad una quindicina di volontari. Il nuovo centro aggregativo, che si trova negli spazi della Fondazione Angelo Giudici, nasce per rispondere alla crescente problematica della solitudine e dell’isolamento sociale, in particolare tra gli over 60, e per riportare sul territorio di Clusone un luogo dedicato all’incontro e alla socializzazione.
Come nasce questo centro aggregativo? “E’ un progetto a cui teniamo molto – spiega il sindaco Massimo Morstabilini –; con la pandemia il centro anziani che era presente in palazzina rossa è stato chiuso su richiesta degli stessi fruitori che non se la sentivano più di incontrarsi, però abbiamo avvertito che c’era questa forte esigenza di avere uno spazio che non fosse però un semplice centro anziani dove trovarsi e venire a giocare a carte ma che fosse qualcosa di più strutturato e che rispondesse alle esigenze che la nostra popolazione ha e che abbiamo percepito, cioè quelle delle persone magari un po’ su con l’età che hanno bisogno di condividere dei momenti perché si sentono sole o anche solo perché hanno piacere di condividere dei progetti, delle idee, dei momenti insieme. Ecco quindi che è nata questa sinergia con la Parrocchia di Clusone e con i servizi sociali del comune. Ringrazio la Fondazione Angelo Giudici, nella persona del presidente Angelo Bigoni, che ha messo a disposizione questi spazi meravigliosi oltre al giardino che potrà essere utilizzato nella bella stagione per attività all’aperto. La convenzione durerà per due anni. Era una promessa che avevamo fatto e quindi adesso ci sono tutti gli auspici perché si inizi a lavorare bene sperando che sia accolto favorevolmente da tante persone”.
Un progetto che coinvolge anche la Caritas: “E’ lo strumento attraverso il quale la comunità parrocchiale ha programmato questa proposta – spiega Monsignore Don Giuliano Borlini – che vuole essere rivolta soprattutto a persone che vivono situazioni di bisogno in senso molto generale perché la porta è aperta a tutti. Credo che sarà un progetto che avrà un buono sviluppo anche se all’inizio chiaramente ci saranno dei momenti di incertezza però penso che l’organizzazione e la preparazione siano una garanzia perché il tutto possa procedere nel migliore dei modi”.
Grande la soddisfazione di Flavia Bigoni, assessore ai Servizi Sociali: “Il punto di partenza e di studio e la motivazione che ci ha portato a condividere questo nuovo progetto è la partenza dall’analisi di fatto e cioè che alcune persone nella nostra comunità talvolta si sentono sole, vuoi perché la rete familiare si è diradata, vuoi perché magari qualcuno si è trasferito e quindi abbiamo già visto alcune situazioni di solitudine. Questo luogo dove ci si può incontrare vuole essere una porta aperta con il sostegno dei volontari che ringrazio di cuore perché senza la loro disponibilità questo servizio non potrebbe partire. E’ uno spazio di accoglienza, di incontro che vorrebbe essere intergenerazionale. I servizi sociali sono molto impegnati perché daranno supporto ai volontari sia in termini di formazione e di approfondimento magari in alcune situazioni o tematiche particolari e quindi ci sarà questo raccordo costante”.
Infine la parola a Laura, una delle volontarie che si prenderà cura di questo luogo: “L’idea è nata da tempo ma negli ultimi mesi alcune persone che hanno cercato di dare corpo a quelle che prima erano solo idee si sono messe in moto e poi il coinvolgimento di persone diverse tra loro ma con questo interesse e desiderio di collaborare per costruire questo spazio, che ha come finalità quella di migliorare il benessere psicofisico delle persone che lo frequentano, perché l’obiettivo è passare del tempo qui in serenità conoscendo altre persone. Sono già una quindicina le persone che hanno partecipato negli ultimi mesi a pensare come predisporre questo spazio, a formarsi anche per capire che tipo di ruolo si può avere perché sarà uno spazio che sarà modificato, riempito o svuotato da chi lo vive”.
Appuntamento quindi per la domenica e il mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 17:30: “La prima ora è pensata per attività più strutturate come per esempio l’utilizzo delle nuove tecnologie e questi momenti parteciperanno persone competenti, dopo le 16 ci sarà il momento della merenda e poi un momento libero, ci sarà chi vuol giocare a carte, chi vuole leggere un libro, chi desidera fare due parole, insomma tutto quello che fa stare bene le persone che lo frequentano”.
L’inaugurazione è fissata per domenica 9 novembre alle 15: “Sarà aperta a tutti, anche a chi sa già che non frequenterà lo spazio, ma potrà consigliarlo ad altri, mentre le attività vere e proprie inizieranno mercoledì 12 novembre”.


