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Sovere, viaggio in un Borgo che crolla: “Degrado, vipere, sterpaglie, topi, lumaconi. Borgo S. Gregorio è stato abbandonato”. Le macerie di Palazzo Bottaini e Palazzo Zitti

24 ottobre 2025 | 14:54
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Sovere, viaggio in un Borgo che crolla: “Degrado, vipere, sterpaglie, topi, lumaconi. Borgo S. Gregorio è stato abbandonato”. Le macerie di Palazzo Bottaini e Palazzo Zitti

È un martedì di ottobre brumoso. Il Borgo è semideserto, Una donna sale faticosamente verso la chiesa. Lo sfondo è quello di Palazzo Zitti che crolla mettendo a rischio chi frequentasse il parco giochi. Chiusa la biblioteca, chiuso l’asilo, chiuso il Convento, il Borgo sopravvive con gli immigrati che qui trovano abitazioni a prezzi stracciati. Stracciati come i muri delle case, scrostati dall’umidità e dall’avanzare della vegetazione. I miei “Virgilio” sono tre Carrara, Angelo, Luca e Gianfranco. Sembrano rassegnati. Mi portano negli androni, mi fanno vedere la boscaglia che si divora i muri. “L’altro giorno mi è arrivata una vipera in cortile, guardi qui, l’ho fotografata, tutte le mattine devo liberarmi dai lumaconi, ci sono i topi dappertutto”.
Case abbandonate, le tegole che sporgono sulla stradina che porta fin giù al fiume che scorre fragoroso lì sotto. In faccia abbiamo la Rupe di S. Martino, l’altro Borgo, con i segni della frana.
Ma è nel Borgo S. Gregorio che le frane continuano. Del glorioso Palazzo Bottaini restano i ponteggi che reggono quello che sta ancora in piedi a dispetto del tempo, ormai muri diroccati, scalcinati.
“Sia chiaro che si sono succedute le amministrazioni ma non si è mai risolto nulla. Questa sarebbe casa di don Caglioni, secondo te varrebbe la pena ristrutturarla visto che i muri confinano con quel che resta di Palazzo Bottaini? E i muri sono scrostati dall’umidità che c’è di là, se tocchiamo qualcosa potrebbe crollare tutto”.
La Sovrintendenza è la grande convitata di pietra. “Ma una parte potrebbe essere recuperata, togliere tutto e fare anche solo un parcheggio. Ma il problema credo siano i soldi”.
“Anni fa avevano speso 50 mila euro per disboscare tutto. Ma era chiaro che la sterpaglia sarebbe ricresciuta”.
Percorriamo le stradine del Borgo, alcune case ristrutturate, anche molto bene, isole nel deserto. “Non ci sono più negozi, a parte la tabaccheria e speriamo che Emilio non chiuda. Ma chi vuoi che apra un negozio in questo contesto di abbandono?”.
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