Il Mais Locale delle Fiorine verso il riconoscimento De.Co.
Il Mais Locale delle Fiorine di Clusone raggiungerà presto il traguardo del riconoscimento De.Co. Comune di Clusone, un riconoscimento istituito e concesso dall’Amministrazione Comunale al fine di tutelare e valorizzare un prodotto tipico del territorio.
“Dopo dieci anni dalla prima coltivazione – spiega Andrea Messa, presidente dell’Associazione ‘Grani Asta del Serio’ – siamo arrivati all’iscrizione al Registro Europeo delle varietà da conservare in seguito all’adozione di un disciplinare per la coltivazione dei mais locali ad impollinazione libera di montagna delle Orobie Bergamasche in collaborazione con Mais Spinato di Gandino, Rostrato Rosso di Rovetta e Mais Brembani”.
La storia del Mais delle Fiorine affonda le sue radici nel lontano 1952 quando fu censito da Aureliano Brandolini, anche se due anni più tardi gli è stato assegnato il numero di accessione VA33 Locale Fiorine, luogo in cui era coltivato, in particolare ai Prati Mini.
“Il recupero invece è partito nel 2015 a cura dell’associazione Grani Asta del Serio in stretta collaborazione con il CREA di Bergamo che ha fornito il seme dalla loro Banca del Germoplasma, mentre dall’anno successivo sono iniziate le attività di coltivazione, monitoraggio e impollinazione controllate in collaborazione con laureandi dell’Università degli Studi di Milano con la facoltà di Scienze Agrarie e Alimentari di UNIMI e UNIMONT, la sede di Edolo, con il professor Luca Giupponi. In parallelo alle svariate attività di coltivazione e conservazione del seme in purezza sono state messe in atto azioni di ricerca volte a raccogliere testimonianze di coltivo della varietà le cui ultime produzioni risalgono ad alcune nicchie proprio ai Prati Mini alle Fiorine negli anni Settanta, senza che però qualcuno si occupasse all’origine della varietà per la sua reintroduzione”.
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