I 70 anni dell’AVIS fondata da don Carlo Ruggeri. Il presidente Simone Ghilardi: “Doniamo il sangue e un sorriso a chi ne ha bisogno”
È il caso di dire: “70 anni e non sentirli”. Sì, stiamo parlando della sezione AVIS di Trescore Balneario, nata nel lontano 1955, che pur avendo raggiunto i sette decenni di vita, non mostra rughe, né segni di stanchezza. Domenica 28 settembre si festeggerà questo importante anniversario, che rappresenta un traguardo, ma al tempo stesso una tappa di un lungo cammino verso il futuro. Dei 70 anni dell’AVIS di Trescore e del suo ‘stato di salute’ ne parliamo con il presidente Simone Ghilardi.
“Vorrei innanzitutto ricordare da dove veniamo, citando tutti quei presidenti che mi hanno preceduto nel corso di questi 70 anni. La sezione AVIS di Trescore Balneario è nata a metà degli anni Cinquanta da un’idea di don Carlo Ruggeri (sacerdote nato nel 1914 e scomparso a quasi 99 anni nel 2013 – ndr). Lui è stato il fondatore della nostra sezione, ma non è mai stato presidente. Il primo è statoUmberto Brignoli, seguito da Luigi Rigamonti, Aldo Ongaro, Fiorindo Zambetti,Franco ObertieGiovanni Lorenzi. Oberti adesso è presidente onorario della sezione, mentre Lorenzi è l’attuale vicepresidente vicario. Sono poi arrivato io – spiega Ghilardi – che sono ormai in carica da quasi cinque anni, cioè dall’inizio del 2021. Tranne Oberti e Lorenzi, tutti gli ex presidenti sono ormai scomparsi”.
Quanti sono i donatori di sangue iscritti alla sezione di Trescore?
“Abbiamo attualmente 458 avisini, quindi un buon numero per la nostra sezione. In passato ce ne sono stati anche di più, ma adesso il loro numero è piuttosto stabile: in alcuni anni aumenta di qualche decina e in altri c’è un leggero calo. Oltre ai 458 soci periodici attivi, abbiamo 79 aspiranti e facciamo circa 800 donazioni annue tra sangue e plasma. Vorrei sottolineare che la sezione AVIS di Trescore Balneario comprende, oltre al nostro paese, anche altri quattro comuni della zona, cioè Zandobbio, Cenate Sopra, Cenate Sotto e San Paolo d’Argon”.
ARTICOLO COMPLETO SUL NUMERO DEL 26 SETTEMBRE

