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BERZO SAN FERMO – Padre Sergio e quella vecchia valigia in mezzo alla chiesa. Il nipote: “Adesso siamo noi a doverla riempire con gesti e parole che ci ha lasciato”

11 luglio 2025 | 07:59
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BERZO SAN FERMO – Padre Sergio e quella vecchia valigia in mezzo alla chiesa. Il nipote: “Adesso siamo noi a doverla riempire con gesti e parole che ci ha lasciato”

Ci sono persone che lasciano il segno in ogni luogo in cui si trovano, facendosi amare e apprezzare dalla gente che incontrano lungo il cammino. È il caso di padre Sergio Micheli, sacerdote e missionario salesiano in America Latina e originario di Berzo San Fermo. Ed è proprio nel suo paese natale che è stato ricordato a fine giugno, a oltre un mese dalla sua scomparsa.

Sì, perché padre Sergio, dopo aver vissuto per lunghi decenni nel ‘nuovo mondo’, ha voluto restarci anche dopo la sua morte. Una scelta di vita che ha segnato l’intera sua esistenza.

Dato che lo zio ha espresso la volontà di essere sepolto in Ecuador – spiega uno dei nipoti, il vicesindaco di Berzo Daniele Michelinoi familiari abbiamo voluto ricordarlo qui, nel paese in cui è nato nel 1941, rendendogli un tributo finale. E ci ha fatto piacere vedere quanta gente ha voluto partecipare alla Messa in suo ricordo, tanto che la chiesa del nostro paese era gremita di persone. C’era addirittura gente venuta dal Veneto e dalla Svizzera per assistere a questa Messa. Al Cimitero, sulla parte esterna della cappella dei preti, è poi stata scoperta e benedetta una lapide in suo ricordo, realizzata a spese dei parenti di padre Sergio”.

Secondo di otto fratelli, il giovane Sergio è entrato nell’istituto religioso dei Salesiani, diventando sacerdote nei primi anni Settanta. Dopo aver trascorso tre anni a Bologna, dove ha studiato e insegnato alle scuole Superiori, ha poi scelto la strada della missione.

È partito per la Patagonia, in Argentina – spiega il nipote Daniele – ed è rimasto nella Terra del Fuoco diversi anni. Ha fatto molto laggiù e ai tempi della dittatura militare era stato arrestato perché aiutava gli Indios. Aveva anche imparato la loro lingua ed era talmente abituato a parlarla che quando tornava a Berzo, nel predicare ogni tanto si sbagliava e diceva qualche parola nella lingua india.

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