Logo

Quella ‘lingua blu’ che batte dove il dente delle mostre zootecniche duole: tutte annullate tranne… i mercatini

27 gennaio 2025 | 09:03
Share0
Quella ‘lingua blu’ che batte dove il dente delle mostre zootecniche duole: tutte annullate tranne… i mercatini

(Dal numero del 6 settembre)

Dalla transumanza senza… bestie alle gare di mungitura senza mucche, the show must go on

The show must go on, con buona pace delle cosiddette ‘bestie’, che rimangano nelle stalle ma non ci tolgano i mercatini, il commercio e tanta, tanta gente che (forse) spende. Insomma, l’economia non si ferma e pazienza se nelle fiere zootecniche l’attrattiva principale, cioè gli animali, non ci saranno. Le fiere si fanno lo stesso. Un po’ come se in una partita di calcio mancassero i….calciatori. Però dai, allo stadio chi distribuisce panini ci sarebbe ancora, cosi come lo schermo grande, la coca cola nel bicchiere di plastica, le scenografie e i cori. E così mentre fioccano le ordinanze regionali per la questione ‘lingua blu’, gli organizzatori delle fiere zootecniche corrono ai ripari, alcuni, per la verità, in modo un po’ goffo. Pensate ad esempio alla ‘transumanza’ a Schilpario, caratteristica manifestazione che richiama ogni anno migliaia di persone per vedere transitare centinaia di capi di bestiame che tornano dalle montagne per rientrare nelle stalle dopo l’estate ai pascoli. Ecco, la transumanza, prevista il 13, 14 e il 15 settembre ci sarà ugualmente ma senza… bestiame, o meglio senza bovini, ovini e caprini. Quindi? Beh, quindi ci saranno i consueti mercatini, convegni e incontri. Ma tant’è, nulla si cancella. Idem per la tradizionale fiera zootecnica di Clusone, prevista sabato 28 settembre, domenica 29 settembre e lunedì 30 settembre. Dépliant già pronti, tutto in distribuzione ma nel programma clou consueto del lunedì che prevedeva la 72° mostra bovina con gara di mungitura e la 25° mostra interprovinciale della pecora bergamasca + la dimostrazione di tosatura non ci sarà, cancellata. C’è poi l’attesissima e tradizionale fiera di Sant’Alessandro, in città, una delle più gettonate della Regione, qui addirittura si danno i …numeri: “I capi bovini erano circa 220, 15 gli espositori (11 bovini, 4 ovicaprini) di cui 2 extra Bergamo (1 Lecco e 1 Cremona) – si legge nel comunicato – I capi di bestiame avrebbero occupato i 1.700 mq delle tensostrutture allestite sull’area esterna del padiglione B. Tolti i 1.700 mq sopracitati, la Fiera di Sant’Alessandro occuperà circa 35.000 mq (oltre 15.000 tra i due padiglioni e la galleria centrale al coperto, i restanti in area esterna). Quindi, il non avere i bovini è certamente una mancanza importante, vista la tradizione e la storia del settore per il nostro territorio: ma restano altri 35mila metri quadrati di fiera, tutta da vedere e da vivere! Ricordo che per agevolare imprese e pubblico, viene confermato l’ingresso gratuito per la giornata inaugurale”. Insomma, le bestie se ne facciano una ragione, the show must go on, e se qualcuno ha da ridire rischia che gli facciano una linguaccia… ovviamente blu.