Mi è sembrato un miracolo: la grande stampa (Corsera del 17 gennaio scorso) che per la prima volta si occupa, anche se molto timidamente, del problema del “gigantismo del curricolo scolastico dei bambini italiani”, mettendo a confronto l’orario delle scuole elementari europee con il nostro – di cui da anni l’OCSE segnala l’anomalia nel più totale silenzio sia dei giornali che degli studiosi che degli esperti che degli addetti ai lavori – e, soprattutto, cominciando ad occuparsi sul serio della pesante condizione esistenziale dei nostri alunni.

